Questi variano in realtà da caso a caso.

Se hai sintomi persistenti, possibilmente digestivi, forse legati alla pelle o addirittura neurologici, – forse ti stai chiedendo se questi possano indicare un’allergia al glutine. Potreste stupirvi del fatto che esistono diverse condizioni che le persone definiscono “allergia al glutine” e i vostri sintomi specifici determineranno la condizione che avete effettivamente.

La scienza medica non riconosce il termine “allergia al glutine” e quando le persone si riferiscono ad essa, è probabile che si tratti di una di queste quattro condizioni: celiachia, sensibilità al glutine non celiaca, dermatite erpetiforme o atassia da glutine. Nessuna di queste è una vera allergia. È anche possibile che qualcuno che si riferisca a un’allergia al glutine mentre in realtà si è in presenza di un’allergia al grano, che è una vera allergia.

Ecco una guida alle diverse serie di sintomi e alle problematiche correlate che vengono comunemente definite allergie al glutine.

Celiachia: interessa tutto il corpo

Quando il vostro medico vi sentirà parlare di “allergia al glutine”, probabilmente penserà subito alla celiachia e alla reazione del sistema immunitario in risposta all’ingestione di alimenti contenenti glutine.

La celiachia colpisce circa 1 persona ogni 133.

Ci sono molti sintomi riconducibili alla celiachia, e ci sono alcune persone che sono completamente asintomatiche. Alcuni di essi sono più frequenti: 

Diarrea e/o costipazione.

Dolore addominale e/o bruciore di stomaco.

Gonfiore.

Fatica.

Annebbiamento cerebrale.

Anemia.

Dolore alle articolazioni.

Sfoghi cutanei.

Depressione e/o ansia.

L’assenza di questi sintomi non significa necessariamente che si possa escludere la celiachia: come è stato già detto, alcune persone non hanno alcun sintomo, o soffrono principalmente di sintomi neurologici (come emicranie e formicolii alle braccia e alle gambe). 

Sensibilità al glutine non celiaca: No, non si tratta celiachia

Avete diarrea e/o costipazione, dolori addominali, gonfiore, stanchezza e annebbiamento cerebrale? Allora si dev’essere per forza in presenza di celiachia, giusto? Non così in fretta… potreste anche avere una sensibilità al glutine non celiaca.

La sensibilità al glutine, una condizione che è stata accettata da ricercatori e medici solo negli ultimi due anni, provoca sintomi molto simili a quelli della celiachia.Infatti, non è possibile distinguere le due condizioni senza un esame medico. Ecco un elenco parziale di ciò che si potrebbe verificare se si ha una sensibilità al glutine non celiaca:

Diarrea e/o costipazione.

Bruciore di stomaco e/o “mal di stomaco”.

Gonfiore.

Flatulenza.

Fatica.

Annebbiamento cerebrale.

Mal di testa (compresa l’emicrania).

Eruzioni cutanee e/o eczemi.

Come i celiaci, anche le persone affette da sensibilità al glutine non celiaca riferiscono dolori articolari, ansia e/o depressione e persino formicolii alle braccia e alle gambe. 

Allergia al grano: Questa è una vera allergia

Le persone che sono allergiche al grano a volte segnalano anche sintomi gastrointestinali ed eruzioni cutanee, accompagnati però da sintomi allergici più “tipici”, come il naso che cola. Le persone occasionalmente confondono l’allergia al grano con quella al glutine, ma le due cose possono non essere collegate perché è possibile essere allergici a componenti diversi della pianta di grano. I sintomi dell’ allergia al grano includono:

Congestione nasale.

Prurito, occhi arrossati o che lacrimano.

Orticaria e/o eruzioni cutanee pruriginose.

Gonfiore delle labbra, della lingua e/o del viso.

Nausea, vomito e/o dolori addominali.

Diarrea.

Difficoltà di respirazione.

Il sintomo potenzialmente più pericoloso dell’allergia al grano è l’anafilassi, una reazione allergica sistemica potenzialmente letale. Le persone che soffrono di anafilassi da allergia al grano possono trovarsi a tossire, ansimare o avere difficoltà a deglutire. Il loro cuore può battere rapidamente o rallentare e potrebbe verificarsi un forte calo della pressione sanguigna. L’anafilassi è un’emergenza medica, quindi se si verificano questi sintomi bisogna chiamare immediatamente il 118. 

Dermatite erpetiforme: lo sfogo cutaneo più pruriginoso che si possa immaginare

Non è insolito che una vera reazione allergica provochi un’eruzione cutanea, quindi ha senso chiamare la dermatite erpetiforme “allergia al glutine”. Ma in questo caso i problemi alla pelle non sono il risultato di una vera allergia: la dermatite erpetiforme è una condizione cutanea autoimmune che si verifica quando avete mangiato alimenti contenenti glutine. I sintomi includono:

Pelle arrossata.

Molteplici escrescenze cutanee che sembrano brufoli.

Prurito e bruciore.

Segni viola laddove c’è la guarigione degli sfoghi.

La dermatite erpetiforme può manifestarsi ovunque sul corpo, ma i punti più comuni per questa eruzione cutanea sono i glutei, i gomiti, le ginocchia e il retro del collo. Se state per avere un’eruzione cutanea, il prurito di solito inizia prima ancora che appaiano i segni sulla pelle. La condizione è strettamente correlata alla celiachia.

Atassia da glutine: Disturbo cerebrale grave

L’ultima delle potenziali condizioni chiamata erroneamente “allergia al glutine” è anche la più rara: un disturbo cerebrale chiamato atassia da glutine. Quando si soffre di questa condizione il consumo di glutine fa sì che il sistema immunitario attacchi la parte del cervello chiamata cervelletto, causando un danno potenzialmente irreversibile. I sintomi dell’atassia glutinica includono:

Problemi di deambulazione e di andatura.

Goffaggine e mancanza di coordinazione.

Deterioramento della capacità motorie.

Farfugliamento mentre si parla.

Difficoltà durante la deglutizione.

L’atassia glutinica è progressiva: chi ne soffre può iniziare con quello che può sembrare un piccolo problema di equilibrio, ma alla fine può finire per trasformarsi in una disabilità vera e propria.

Mentre circa 1 persona su 4 a cui è stata diagnosticata l’atassia da glutine ha la caratteristica atrofia villosa tipica della celiachia, solo 1 persona su 10 (e non necessariamente le stesse persone) presenta sintomi gastrointestinali. 

Quindi, come si fa a capire quale “allergia al glutine” si ha?

È chiaro che la risposta non può arrivare in base ai soli sintomi. La verità è che dovrete consultare il vostro medico e sottoporvi ad alcuni test per determinare quali di queste condizioni legate al glutine (se sono la causa dei vostri sintomi) potreste effettivamente avere.

Se avete sintomi gastrointestinali che possono indicare la celiachia, probabilmente inizierete con gli esami del sangue per celiaci. Se questi sono positivi, il vostro medico vi raccomanderà probabilmente di sottoporvi a un’endoscopia, una procedura che permette al vostro medico di esaminare direttamente il vostro intestino tenue e di prelevare dei campioni per gli esami di laboratorio. 

Se invece gli esami del sangue per la celiachia sono negativi, il medico potrà prendere in considerazione l’ipotesi della sensibilità al glutine non celiaca o di un’altra condizione come la sindrome dell’intestino irritabile e potrebbe prescrivere dei test ad hoc. 

L’allergia al grano di solito viene diagnosticata con il test della puntura della pelle, anche se il medico potrebbe anche utilizzare un esame del sangue che cerca anticorpi specifici per le proteine del grano. 

Per le persone affette da eruzione cutanea che ritengono di essere affetti da una dermatite erpetiforme, il primo passo è probabilmente una visita dal dermatologo che potrebbe consigliare di sottoporsi a una biopsia cutanea dei caratteristici depositi anticorpale nelle zone interessate da eruzione cutanea. 

Infine, se i sintomi sono indicativi di atassia da glutine, il percorso per la diagnosi purtroppo non è semplice, anche se ci sono diversi test che il neurologo potrebbe voler eseguire. 

Indipendentemente da quale di queste “allergie al glutine” pensiate di avere, il primo passo dovrebbe essere quello di fissare un appuntamento dal medico per capire quali test eseguire e come affrontare la situazione.