Generalmente una persona su 133 ha la celiachia, una condizione genetica che provoca danni intestinali ogni volta che si ingerisce il glutine, una proteina che si trova nel grano, nell’orzo e nella segale.

Tuttavia, solo recentemente i ricercatori hanno identificato la sensibilità al glutine non celiaca come una condizione distinta dalla celiachia, e alcuni in campo medico sono ancora in attesa di una conferma di nuovi risultati della ricerca prima di accettare la sensibilità al glutine come una possibile diagnosi.

È anche possibile che l’origine del disturbo non sia il glutine – può esserlo invece qualcos’altro contenuto nel grano e in altri cereali che contengono anche glutine e che causano le reazioni rilevate nei soggetti “sensibili al glutine”.

Considerato tutto questo, oltre al fatto che non esiste un test accettato per la sensibilità al glutine, è impossibile dire con certezza quante persone possono essere effettivamente sensibili al glutine. I ricercatori hanno stimato che potrebbe essere lo 0,6% della popolazione (6 ogni 1.000 persone) o il 6% della popolazione (6 ogni 100 persone), ma non ci sono ancora ricerche definitive sui numeri.

Tuttavia, importanti ricercatori del settore hanno recentemente speculato su quali potrebbero essere le percentuali. Si noti, prima di leggere, che le percentuali indicate si basano sulle loro ricerche (in gran parte inedite) e non rappresentano un’opinione medica consolidata.

Secondo un ricercatore, la sensibilità al glutine può incidere dal 6% al 7% nel complesso, in base ad un primo studio sulla base molecolare della sensibilità al glutine e su come si differenzia dalla celiachia. La ricerca conclude che l’incidenza della celiachia è 1 su 133 persone.

La sensibilità al glutine colpisce potenzialmente molte più persone della celiachia. La ricerca stima che circa il 6-7% della popolazione statunitense potrebbe essere sensibile al glutine, il che significa che circa 20 milioni di persone nei soli Stati Uniti potrebbero essere affette da questa malattia.

I sintomi della sensibilità al glutine in questa popolazione possono includere problemi digestivi, mal di testa, eruzioni cutanee e sintomi cutanei simili all’eczema, all’annebbiamento mentale e alla stanchezza. Quasi un terzo dei casi diagnosticati come sensibili al glutine riportano come sintomi l’annebbiamento cerebrale e il mal di testa.

La percentuale potrebbe essere molto più alta – fino al 50%.

Un altro ricercatore ritiene che la percentuale di persone sensibili al glutine potrebbe essere molto più alta – potenzialmente tra il 30% e il 50%.

Anni fa, di fronte alla rilevanza dei possibili casi di sensibilità al glutine, molti esperti medici sostenevano l’inesistenza di un disturbo del genere: oggi i numeri mostrano invece il contrario. 

Secondo un altro ricercatore,  un gastroenterologo che ha fondato e dirige il servizio di test di sensibilità al glutine Enterolab, la sensibilità al glutine probabilmente colpisce metà della popolazione: il sospetto è che dal 10% al 15% di tutti gli americani abbia anticorpi del sangue (AGA-IgA o AGA-IgG) contro il glutine, il che indicherebbe che il loro sistema immunitario sta reagendo alla proteina.

Un’altra grande percentuale di americani ha disturbi autoimmuni, sindrome dell’intestino irritabile, mal di testa cronici e/o colite microscopica, che li pone ad alto rischio per la sensibilità al glutine. Circa il 60-65% delle persone con queste condizioni risulta positivo alla sensibilità al glutine attraverso Enterolab.

Nel frattempo, dal 20% al 25% circa delle persone senza sintomi viene diagnosticata la sensibilità al glutine sulla base dei risultati dei test di Enterolab.

Facendo un calcolo totale, si scopre che circa un paziente su due è sensibile al glutine..

Gli stessi ricercatori però temono che la già citata incidenza di 1 su 133 per le persone che hanno la celiachia possa essere troppo alta, e che debba piuttosto attestarsi a circa 1 su 200. La selezione su cui si basa il primo studio, infatti, è stata una selezione invitata e in qualche modo imparziale. Altri studi hanno collocato l’incidenza della celiachia a circa 1 persona su 200 / 1 su 250, dati che secondo i ricercatori paiono più accurati.

Che cosa significano questi numeri di sensibilità al glutine?

Al momento, queste potenziali percentuali di persone che potrebbero avere una sensibilità al glutine rappresentano una pura speculazione da parte di questi medici e ricercatori, poiché non sono ancora stati completati studi per dimostrarne accuratezza e verosimiglianza.