La ricerca ha dimostrato che le persone affette da celiachia hanno un rischio maggiore di contrarre alcuni tipi di cancro. Ma anche le persone con sensibilità al glutine non celiaca sono più a rischio di cancro? Ecco cosa sappiamo e cosa no.

La ricerca sulla sensibilità al glutine è ancora agli inizi, i medici non hanno ancora unito le loro conoscenze su una definizione della malattia e non c’è ancora una procedura standard per diagnosticarla. Pertanto, pochi studi hanno esaminato in modo specifico il rischio di cancro in persone sensibili al glutine.

Inoltre, i due studi principali che sono stati fatti sono in conflitto tra loro: uno mostra un aumento del rischio di alcuni tipi di cancro, mentre l’altro non mostra un aumento complessivo del rischio. È possibile che la discrepanza derivi dai metodi di studio (ogni studio ha utilizzato una definizione diversa per la sensibilità al glutine), ma è chiaro che molte domande sulla sensibilità al glutine e sul rischio di cancro non abbiano ancora trovato risposta.

Tasso di mortalità da cancro in persone sensibili al glutine

In un grande studio medico condotto in Irlanda, i ricercatori hanno rilevato più morti per cancro – e più morti in generale – in persone sensibili al glutine.

I ricercatori hanno esaminato i tassi di cancro in persone ritenute sensibili al glutine, ovvero in chi aveva valori positivi nel test del sangue AGA-IgA o AGA-IgG (il che significa che il loro sistema immunitario stava reagendo al glutine), ma risultati negativi sul test del sangue EMA-IgA, che è specifico per il tipo di danno intestinale trovato nella malattia celiaca. Si noti che gli esami del sangue AGA-IgA e AGA-IgG indicano la presenza di anticorpi contro la proteina del glutine, ma non possono determinare se ci sia un danno intestinale.

I tassi di cancro nella popolazione sensibile al glutine erano più alti del normale, ma ciò non è tutto: gli uomini del gruppo avevano un rischio significativamente più alto del normale per tutti i tumori, mentre le donne avevano un rischio complessivo più basso, apparentemente a causa di un minor rischio di cancro al seno. Non è chiaro perché le donne con sensibilità al glutine possano avere un rischio di cancro al seno inferiore alla media, ma ciò può derivare secondo gli autori da una disfunzione generale del sistema immunitario.

Lo studio non includeva persone per permettere associazioni con altri tipi specifici di cancro, con l’eccezione del linfoma non Hodgkin: il rischio di linfoma non Hodgkin sembrava essere elevato nelle persone con sensibilità al glutine, e, secondo lo studio, c’era un rischio significativamente maggiore di morte per linfoma nelle persone con questo disturbo.

Infine, i decessi complessivi e i decessi specificamente per cancro si mostravano maggiori nelle persone con sensibilità al glutine non celiaca – ma ancora una volta, non è chiaro il perché. I ricercatori hanno raccomandato ulteriori studi per determinare se la causa è la sensibilità al glutine stesso o qualche altro disturbo.

Un secondo studio non rileva un aumento del rischio di cancro

Alcuni ricercatori svedesi, nel frattempo, hanno indagato le cartelle cliniche per scoprire quante persone affette da celiachia, infiammazione intestinale (un disturbo che può precedere la celiachia) e celiachia latente (non considerata una vera e propria celiachia che richiede una dieta senza glutine) avevano un cancro gastrointestinale, tra cui il cancro della faringe, dell’esofago, dello stomaco, dell’intestino tenue, del colon, del retto, del fegato o del pancreas.

Lo studio ha rilevato che il rischio di cancro gastrointestinale in tutti e tre i gruppi – quelli con celiachia, celiachia latente e infiammazione intestinale – è maggiore nel primo anno dopo la diagnosi in tutti e tre i disturbi, ma non negli anni successivi. Gli autori hanno notato che l’aumento dei tassi di cancro nel primo anno potrebbe essere dovuto in parte al fatto che il cancro stava causando sintomi che alla fine hanno portato a un’altra diagnosi.

Anche se si potrebbe sostenere che il ridotto rischio di cancro gastrointestinale nella celiachia oltre il primo anno di controlli è dovuto a una dieta senza glutine, questo è improbabile perché un modello simile è stato visto anche nell’infiammazione e nella celiachia latente. In Svezia, i ricercatori hanno scritto che i pazienti con infiammazione e celiachia latente non hanno tradizionalmente ricevuto una dieta senza glutine.

Conclusione

Cosa significa tutto ciò in rapporto al rischio di cancro nelle persone con sensibilità al glutine?

Purtroppo non molto. Sembra possibile che la sensibilità al glutine non celiaca possa aumentare il rischio di cancro. Tuttavia, non sono state fatte abbastanza ricerche per determinare se ciò sia vero o meno o se seguire una dieta rigorosamente priva di glutine possa ridurre i rischi della malattia, come potrebbe accadere con la celiachia.