Quando i media diffondono notizie sulla formaldeide presente nei nostri cibi, sembra che sia un qualcosa di spaventoso e minaccioso per la nostra salute. State tranquilli: anche se la formaldeide è una sostanza chimica pericolosa se assunta in dosi elevate, la quantità presente negli alimenti è generalmente innocua. Questo composto si trova naturalmente in quantità minime nei cibi ed è anche prodotto dal vostro corpo a livello cellulare.

Che cosa è la formaldeide?

La formaldeide è un gas incolore dall’odore forte. È più nota per il suo uso nei materiali da costruzione e quale conseguenza di alcuni inquinanti ambientali.

Le fonti di esposizione più comuni sono:

Impianti di produzione che utilizzano la formaldeide in fase di lavorazione.

Prodotti in legno con resine di formaldeide.

Scarichi di auto, autobus e camion.

Fumo di sigaretta.

Prodotti chimici dei tappeti nuovi.

Vernici, sigillanti e coloranti.

Anche gli esseri viventi, compresi gli esseri umani, producono la formaldeide attraverso le normali funzioni metaboliche. Per esempio, un processo chiamato “ciclo a un carbonio” utilizza i folati delle vitamine per consentire la sintesi degli aminoacidi e dei precursori del DNA; un sottoprodotto di questo processo è proprio la formaldeide.

Allo stesso modo, piante e animali (compresi quelli che si mangiano) possono produrre della formaldeide quale esito di parte dei loro processi metabolici.

La formaldeide si trova anche in natura a seguito della decomposizione delle piante e si scompone rapidamente nell’aria.

Inoltre, esiste anche una sostanza che vi è correlata chiamata formalina, una soluzione di formaldeide in acqua. Viene comunemente usata come disinfettante, oltre che come conservante in contesti quali le pompe funebri e i laboratori medici.

Perché la formaldeide è presente negli alimenti?

Nella maggior parte dei casi, è completamente naturale che vi sia della formaldeide negli alimenti. È semplicemente il sottoprodotto dei processi che avvengono all’interno di un organismo vivente che respira, sia esso una pianta o un animale.

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha osservato che i livelli naturali di formaldeide presenti negli alimenti varino notevolmente a seconda del tipo di prodotto. Ecco alcuni esempi comuni di cibi con formaldeide, riportati in mg/kg di prodotto alimentare (ad esempio, con 6 mg/kg si intende che ci siano 6 mg di formaldeide in 1 kg di alimento):

Carne e pollame – da 5,7 a 20 mg/kg.

Latte – da 0,01 a 0,8 mg/kg.

Pesce – da 6,4 a 293 mg/kg.

Zucchero – 0,75 mg/kg.

Prodotti – da 6 a 35 mg/kg.

Caffè – da 3,4 a 16 mg/kg.

La formaldeide è stata anche approvata come additivo alimentare indiretto; ciò significa che viene utilizzata in alcuni materiali che sono a contatto con gli alimenti. Attualmente, la FDA (Food and Drug Administration) la approva per l’uso in agenti antischiuma utilizzati per prevenire la formazione di schiuma su alcuni liquidi e altri alimenti.

La formalina liquida è utilizzata anche nell’industria della pesca. La FDA l’ha approvata per l’uso come trattamento antiparassitario dell’acqua quando vi sono alcuni tipi di pesci che possiamo mangiare, tra cui salmoni e pesci gatto. Viene anche usata come trattamento antifungino sulle uova di pesce.

Non vi è un tempo di sospensione tra l’uso della formalina sul pesce e il suo ingresso nel sistema alimentare (il che riguarda alcune persone). Tuttavia, la formalina non si accumula nel corpo del pesce. Esistono anche delle linee guida specifiche negli Stati Uniti per quanto riguarda le percentuali di formalina utilizzata in questi prodotti e il loro tempo di applicazione.

I pesci di altri paesi possono però essere più oggetto di preoccupazione. Anche se proibito, all’estero alcuni pescatori utilizzano il trattamento con formaldeide come conservante sui propri pesci al fine di prolungarne i tempi di conservazione prima del deterioramento.

Teoricamente questi pesci non dovrebbero essere accettati nella fornitura alimentare degli Stati Uniti, ma ci sono state segnalazioni occasionali da parte dei media riguardo a dei test condotti sul pesce importato a causa di livelli di formaldeide superiori al normale.

Cosa succede alla formaldeide nel vostro corpo?

Se soggetto ad esposizioni minime, il corpo è in realtà abbastanza efficiente nel mettere in atto diverse linee di difesa.

Quando si respira la formaldeide, le cellule che rivestono le vie respiratorie lavorano per abbatterla rapidamente. Se la si respira nelle piccole quantità connesse ad un’esposizione ambientale, il vostro corpo di solito la scompone così rapidamente che solo dosi minime o nulle raggiungeranno il flusso sanguigno.

Quando si ingerisce della formaldeide con il cibo, questa viene rapidamente assorbita e metabolizzata nel tratto gastrointestinale. La maggior parte della formaldeide presente nel cibo vieneanche vincolata in modo che sia inutilizzabile ed è improbabile che causi effetti collaterali.

Rischi di esposizione alla formaldeide

Se assunta in grandi quantità, la formaldeide può essere tossica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha concluso che il rischio più grande di esposizione alla formaldeide derivi dall’inalazione frequente e ad alta concentrazione, e non dall’ingestione di cibi.

Inalazione

Alcuni studi hanno previsto l’esposizione di animali (come i ratti) ad alte concentrazioni di formaldeide ambientale. Si è così rilevato un aumento dei tassi di cancro rinofaringeo (e di morti). Analogamente, i primi studi condotti sull’uomo hanno riscontrato l’esistenza di un legame tra i lavoratori soggetti ad un’elevata esposizione alla formaldeide e dei tassi più elevati di cancro rinofaringeo o leucemia.

Ci sono alcune prove ancora contrastanti sul grado di rischio. Ad esempio, uno studio dell’American Journal of Epidemiology ha esaminato i dati di un ampio gruppo di lavoratori in ambito chimico che sono stati oggetto di varie esposizioni alla formaldeide. I ricercatori hanno concluso che con i livelli tipici di esposizione professionale non vi era alcun rischio di eccesso di morti per cancro rinofaringeo o leucemia mieloide.

Nella categoria di esposizione più elevata, è stato però identificato un minimo rischio di leucemia mieloide. Inoltre, un’altra revisione sistematica edita su BMC Cancer ha riscontrato, tra gli studi di coorte e di casi-controllo esaminati, delle connessioni significative tra l’esposizione alla formaldeide e il cancro dei seni paranasali.

A seguito di una revisione di tutte le prove, il National Cancer Institute ha concluso che “l’esposizione alla formaldeide possa causare leucemia, in particolare leucemia mieloide, negli esseri umani”.

Ricordate, però, che ci riferiamo ad alti livelli di rischio professionale per inalazione, e non ai livelli di formaldeide che potreste respirare naturalmente nell’aria di casa vostra.

Tutto questo non vale neanche per la sua ingestione attraverso il cibo.

Ingestione

Quando si tratta di ingestione di formaldeide, ci possono essere degli effetti collaterali, ma si verificano in caso di assunzione di dosi abbastanza elevate. L’Agency for Toxic Substance and Disease Registry nota che un’eccessiva ingestione potrebbe causare una riduzione dell’apporto alimentare, degli effetti collaterali a livello di reni e fegato, lesioni gastrointestinali e (in casi estremi) un aumento del rischio di morte.

Non allarmatevi però. Per offrire una prospettiva corretta, l’Agency for Toxic Substance and Disease Registry segnala che si pensa che questi effetti iniziano a presentarsi con dei livelli di 50-100 mg/kg/giorno di formaldeide ingerita. È possibile confrontare questo dato con due stime principali in rapporto all’assunzione attuale:

1) L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che l’assunzione media di formaldeide di una persona attraverso il cibo ammonti a 1,5-14 mg/giorno per un adulto medio, la maggior parte della quale è in una forma vincolata e inaccessibile. Nella fascia più alta di questo intervallo per una persona di 68 chili si tratterebbe di circa 0,2 mg/kg: siamo ben al di sotto dei livelli connessi agli effetti collaterali.

Infatti, negli Stati Uniti il “MRL” (il livello di rischio minimo per gli esseri umani) è fissato a 0,2 mg/kg/giorno di esposizione cronica, un dato che è una stima prudente di un’esposizione umana giornaliera che è probabilmente sicura.

2) L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) afferma che sia improbabile che l’assunzione di cibo superi i 100 mg/giorno al massimo, il che comunque equivarrebbe soltanto a circa 1,5 mg/kg per una persona di 68 chili.

L’EFSA stima che il tasso di ricambio totale di formaldeide del vostro corpo sia pari a 874-1310 mg/kg di peso corporeo al giorno, un dato piuttosto elevato rispetto alla quantità minima che assumete con il cibo.

Come ridurre al minimo l’esposizione alla formaldeide

Il rischio associato alla formaldeide naturale presente nel cibo che mangiate è quindi molto basso. Se però ne siete preoccupati, ecco alcuni semplici passi da intraprendere:

Lavate i vostri prodotti. La formaldeide è solubile in acqua, quindi risciacquare frutta e verdura sotto l’acqua corrente fredda aiuterà a ridurne la quantità totale. Si tratta di una buona pratica dal punto di vista della sicurezza alimentare per aiutare a sciacquare via lo sporco o i residui batterici.

Cuocete dei cibi come carne e pesce alla giusta temperatura. Anche in questo caso, non solo ridurrete la quantità di formaldeide, ma è anche una misura fondamentale di sicurezza per prevenire le malattie di origine alimentare.

Acquistate del pesce locale. Se siete preoccupati per l’uso della formalina, cercate un pescatore locale da cui acquistare del pesce fresco pescato in natura.

Poiché il rischio maggiore di formaldeide deriva dall’inalazione, il vostro tempo potrebbe essere impiegato meglio concentrandosi sulle misure da adottare per ridurre la vostra esposizione ad essa. Ecco ciò che potete fare:

Informarsi sul contenuto di formaldeide nei prodotti in legno per l’uso domestico (come armadietti e materiali da costruzione).

Limitare l’uso di prodotti in legno pressato, o utilizzare prodotti in legno pressato per esterni che in genere contengono quantità di formaldeide inferiori perché utilizzano un tipo diverso di resina.

Areare la casa regolarmente per ottenere una migliore qualità dell’aria al suo interno, soprattutto se vi sono dei lavori di verniciatura o di ristrutturazione in corso.

Evitare che la vostra casa diventi troppo umida.

Smettere di fumare. Inoltre, non permettete ad altri di fumare all’interno della vostra casa.

Lavare i vestiti nuovi prima di indossarli.

Evitare i trattamenti alla cheratina, che contengono o rilasciano formaldeide durante il processo di lisciatura.