Non è raro che le persone con celiachia o sensibilità al glutine segnalino come sintomo anche la depressione.
Molti studi hanno documentato un legame tra i sintomi della depressione e la celiachia anche in persone che seguono da tempo una dieta senza glutine.Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che la depressione nei celiaci può semplicemente derivare da un problema di salute cronico vista l’analogia con le persone che soffrono di malattie come l’artrite e il diabete.
Esistono però delle prove che sostengono che la depressione nelle persone con malattia celiaca sia collegata a cambiamenti nel cervello, innescati a livello danno intestinale con la preclusione dell’assorbimento di alcuni nutrienti che sono importanti per le funzioni cerebrali. E anche se seguire una dieta senza glutine sembra possa essere d’aiuto, non sempre allevia completamente i sintomi della depressione.
La depressione è allo stesso tempo uno dei sintomi più comuni della sensibilità al glutine non celiaca, una condizione recentemente riconosciuta che comporta una diversa reazione del sistema immunitario all’ingestione di glutine rispetto alla celiachia. Uno studio ha rilevato tassi più elevati di depressione tra le persone con sensibilità al glutine che si sono sottoposte alla gluten challenge, ma gli autori non sono riusciti a spiegarne il motivo.
Depressione comune nella celiachia
Gli studi hanno collegato la celiachia a diverse malattie mentali, tra cui il disturbo da deficit di attenzione, l’iperattività, l’ansia, la schizofrenia e naturalmente, la depressione.
Non è chiaro il motivo dell’esistenza di questi collegamenti, anche se alcuni ricercatori ipotizzano che la malnutrizione derivante dal malassorbimento di sostanze nutritive svolga un ruolo importante.
Ad esempio, le vitamine acido folico e B-6 svolgono entrambi un ruolo di regolatore dell’umore e dei neurotrasmettitori, e molti celiaci di recente diagnosi sono carenti di tali sostanze nutritive. Almeno uno studio ha dimostrato che integrando la vitamina B-6 è possibile migliorare l’umore nelle persone celiache.
Gli altri ricercatori hanno ipotizzato che il glutine eserciti un’influenza depressiva diretta sulla chimica del cervello, indipendentemente dal malassorbimento derivante da danni intestinali. Si ritiene inoltre che il glutine sia responsabile della depressione sia nelle persone con celiachia che in quelle con sensibilità al glutine non celiaca.L’ipotesi di un effetto diretto spiegherebbe perché così tante persone – sia celiache che sensibili al glutine – soffrano di brevi e prevedibili attacchi di depressione ogni volta che assumono il glutine, anche se le quantità sono sufficienti a causare danni intestinali duraturi.
Indipendentemente dal motivo, per la ricerca un punto è chiaro: i celiaci diagnosticati – sia adulti che bambini – mostrano alti livelli di depressione. Uno studio recente che ha coinvolto donne celiache ha scoperto che il 37% soffriva di depressione clinica. Un altro invece basato sui bambini celiaci ha scoperto tassi di depressione che vanno da oltre l’8% nei soggetti maschi a quasi il 14% in quelli di sesso femminile.
Anche il tasso di suicidio è più alto tra i celiaci
Uno studio particolarmente preoccupante pubblicato nel 2011 ha indicato che il tasso di suicidio tra i celiaci è superiore a quello della popolazione non affetta dalla patologia.
Alcuni ricercatori svedesi hanno esaminato più di 29.000 persone a cui è stata diagnosticata la celiachia provata da biopsia tra il 1969 e il 2007 e hanno scoperto che 54 di queste si sono suicidate; il tasso di suicidio è quindi risultato moderatamente più alto di quello della popolazione normale.Anche le persone con danni intestinali non abbastanza gravi per essere sottoposte a una diagnosi di celiachia (celiachia latente) hanno fatto ottenere un riscontro numerico legato al suicidio moderatamente più alto della media.
I ricercatori non hanno indicato perché fossero convinti che il rischio di suicidio tra i celiaci fosse più alto, ma hanno detto che erano convinti che il problema meritasse l’attenzione dei medici che trattano i pazienti colpiti da questa patologia.
La depressione va a diminuire man mano che la dieta diventa più rigida
Una rigorosa alimentazione priva di glutine e assolutamente priva di eccezioni può rappresentare la chiave per mantenere alto l’umore se si soffre di depressione.
Uno studio pubblicato alla fine del 2011 dai alcuni esperti ha scoperto che le donne che hanno seguito una dieta più rigorosa avevano meno sintomi depressivi, anche se in generale le donne sottoposte ad osservazione hanno mostrato tassi di depressione più elevati rispetto alla popolazione normale.
Questo risultato segue quello che molti soggetti celiaci o sensibili al glutine, così come la sottoscritta, hanno sperimentato: spesso, una volta eliminato completamente il glutine, ci si sente come se al nostro umore fosse stato tolto un peso. Ma una volta ripreso il consumo di quella proteina, anche se accidentalmente, ecco che gli attacchi depressivi tornano a farci visita.
In effetti, ho sentito testimonianze da diverse persone che, dopo aver avuto un sovradosaggio di glutine, sono tornate nella spirale della depressione, con attacchi di pianto e pensieri suicidi. Tutte sensazioni che si dissipano rapidamente, spesso nel giro di poche ore, con lo scemare degli effetti del glutine.
I ricercatori hanno detto che intendono continuare a studiare la celiachia e la depressione nel tentativo di determinare se la malattia sia effettivamente la causa del disturbo in questione, insieme ai sintomi legati allo stress e agli squilibri alimentari (riscontrati anche nelle donne studiate). Forse finalmente si riuscirà a saperne di più su un effetto che appesantisce la vita delle persone affette da celiachia.
Nel frattempo, però, se soffrite di depressione o di pensieri suicidi, chiedete aiuto. Ecco alcune risorse che potete utilizzare:
Se vi capita di avere pensieri suicidi, chiamate immediatamente il 118 o chiamate il numero verde 800-273-8255.
Se soffrite di depressione persistente nonostante abbiate seguito una dieta senza glutine, parlate col vostro medico per farvi indirizzare da uno specialista. In alcuni casi, i farmaci possono aiutare ad alleviare la depressione. Consultate il nostro eccellente sito sulla depressione per maggiori informazioni sulle varie opzioni a disposizione.
Se notate una ricorrenza di sensazioni legate alla depressione a seguito dell’ingestione accidentale di glutine, può essere utile per capire che occorre eliminare la proteina dalla vostra dieta. La minuscola quantità di glutine negli alimenti trasformati rientranti nella categoria “senza glutine” è un colpevole ricorrente; per maggiori informazioni consultate il mio articolo sul perché si può mangiare senza glutine e avere comunque dei sintomi.