L’adozione di una dieta senza glutine in caso di autismo è controversa (la maggior parte degli studi non riporta alcun beneficio). Tuttavia, alcuni genitori sostengono che tale dieta (soprattutto una sua variante che elimina anche i latticini) abbia aiutato i loro figli autistici. La dieta potrebbe funzionare perché quei bambini sono effettivamente affetti fa celiachia, ma è forse questa malattia che causa i sintomi dell’autismo?

Nella stragrande maggioranza dei casi, purtroppo, non è così e l’assenza di glutine non aiuterà l’autismo del vostro bambino. Tuttavia, studi recenti indicano che potrebbero esserci alcuni collegamenti (probabilmente) tra le madri con celiachia (che causa sintomi digestivi e di altro tipo) e i loro figli con autismo (un disturbo dello sviluppo potenzialmente devastante). Inoltre, è anche possibile che la sensibilità al glutine non celiaca, una condizione che non è ancora ben studiata, possa giocare un certo ruolo nell’autismo.

Tutte queste ricerche sui legami tra celiachia, sensibilità al glutine non celiaca e autismo sono preliminari e, purtroppo, non offrono molte speranze ai genitori in cerca di aiuto. Potrebbero però fornire alcuni indizi su potenziali trattamenti per l’autismo per alcuni bambini, e anche sui modi per prevenire lo sviluppo dell’autismo in primo luogo.

Che cos’è l’autismo?

Il disturbo dello spettro autistico (ASD) che secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie colpisce un bambino su 68, porta a differenze nelle abilità sociali, nel linguaggio e nella comunicazione. I sintomi dell’autismo compaiono generalmente quando un bambino ha tra i due e i tre anni, anche se possono manifestarsi anche prima.

Come si può dedurre dall’uso del termine “spettro”, il disturbo dello spettro autistico comprende un’ampia gamma di sintomi e disabilità. Degli individui con autismo lieve potrebbero avere difficoltà a stabilire un contatto visivo e potrebbe sembrare che abbiano poca empatia, ma sarebbero comunque in grado di portare avanti il proprio lavoro e le relazioni personali. Dall’altro lato, una persona affetta da una forma grave di autismo (chiamata anche “autismo a basso funzionamento”) potrebbe non essere in grado di parlare o di vivere in modo indipendente.

I ricercatori non credono che ci sia una sola causa alla base dell’autismo. Essi credono invece che una combinazione di fattori genetici e ambientali porti alcuni bambini a sviluppare questa condizione. Il disturbo dello spettro autistico è ricorrente in ambito familiare, il che indica dei legami genetici, ma ci sono anche altri fattori, tra cui l’avere genitori più anziani e il fatto di essere nati molto prematuri, che aumentano il rischio.

Non esiste una cura per l’autismo. I trattamenti che hanno dimostrato di ridurre i sintomi includono la terapia comportamentale e i farmaci. Tuttavia, un trattamento frequentemente utilizzato dai genitori, la dieta senza glutine e caseina (GFCF), è strettamente correlato alla dieta senza glutine seguita in caso di celiachia. Questo porta a chiedersi come e se le due condizioni possano essere correlate.

La celiachia è una malattia autoimmune per cui il consumo di alimenti contenenti la proteina del glutine (che si trova nel grano, nell’orzo e nella segale) provoca l’attacco da parte del sistema immunitario all’intestino tenue. L’unico trattamento attuale per la celiachia è la dieta senza glutine, che ferma l’attacco del sistema immunitario eliminando il suo elemento scatenante, il glutine.

Autismo e dieta senza glutine e caseina

I genitori adottano la dieta senza glutine e caseina come trattamento per l’autismo da almeno due decenni (la caseina è una proteina presente nel latte che ha alcune somiglianze con il glutine). La controversa teoria alla base del trattamento è che i bambini con disturbo dello spettro autistico abbiano una permeabilità intestinale che permette a frammenti di grandi proteine di fuoriuscire dal tratto digestivo. Il glutine e la caseina sono proteine.

Secondo questa teoria, le proteine del glutine e della caseina, quando fuoriescono dal tratto digestivo, hanno un effetto simile a quello degli oppioidi sul cervello del bambino in via di sviluppo.

Inoltre, molti bambini autistici (più dell’80%, secondo uno studio) hanno sintomi digestivi come diarrea, costipazione, dolore addominale o reflusso, che nella mente dei genitori rafforza l’idea della necessità di una sorta di intervento dietetico.

Tuttavia, la verità è che ci sono poche prove a sostegno di questo trattamento. Una revisione dei principali studi sulla dieta GFCF per l’autismo ha riscontrato effetti minimi o nulli sui sintomi autistici. Tuttavia, alcuni genitori sostengono che la dieta GFCF abbia aiutato i loro figli (in alcuni casi in modo significativo), e alcuni medici alternativi continuano a raccomandarla. Questo ha portato alcuni a speculare su una potenziale connessione con la celiachia.

La celiachia nei bambini affetti da autismo

Alcuni bambini autistici potrebbero essere affetti anche da celiachia, e ciò potrebbe forse spiegare il successo che alcuni genitori riportano a seguito dell’adozione di una dieta senza glutine e caseina. Gli studi sono stati controversi su questo punto, anche se c’è almeno un caso documentato di un bambino autistico che ha vissuto un miglioramento della sua condizione dopo che gli è stata diagnosticata la celiachia e ha iniziato a seguire una dieta senza glutine.

Il bambino autistico che si è ripreso dopo la diagnosi di celiachia e l’inizio della dieta senza glutine aveva cinque anni al momento della diagnosi. I medici responsabili della sua cura hanno scritto che le carenze nutrizionali derivanti dai danni intestinali della celiachia possono essere state le responsabili dei suoi sintomi autistici.

Tuttavia, nella letteratura medica non ci sono molte prove aggiuntive in rapporto ai casi di celiachia mascherati da autismo. Il più grande studio effettuato fino ad oggi, condotto in Svezia utilizzando il registro sanitario nazionale di quel paese, ha riscontrato che le persone con disturbo dello spettro autistico non erano più propense ad essere diagnosticati anche come celiache (tramite un’endoscopia che mostra i danni all’intestino tenue).

Tuttavia, lo studio ha anche rivelato che le persone con autismo avevano tre volte più probabilità di ottenere un esito positivo agli esami del sangue per la celiachia (che indicano una reazione del sistema immunitario al glutine) seppur non si riscontrasse alcun danno al loro intestino tenue (il che significa che non avevano la celiachia).

Gli autori dello studio hanno ipotizzato che le persone aventi una reazione del sistema immunitario al glutine, ma con test negativi per la celiachia, possono avere una sensibilità al glutine non celiaca, una condizione che non è ancora ben studiata ma che i ricercatori hanno notato sia collegata a disturbi psichiatrici come la schizofrenia.

Infatti, un altro studio, condotto da ricercatori della Columbia University, ha concluso che il sistema immunitario di alcuni bambini con autismo sembrava reagire al glutine, ma non nello stesso modo delle persone con celiachia. I ricercatori hanno esortato alla cautela in rapporto a questi risultati, dicendo che non indicano necessariamente la presenza di una sensibilità al glutine in quei bambini, o che il glutine causi o contribuisca all’autismo. Tuttavia, hanno sostenuto che le ricerche future potrebbero indicare strategie di trattamento per le persone con autismo e questa apparente reazione al glutine.

Autismo e autoimmunità

Potrebbe esserci qualche altro legame tra l’autismo e la celiachia? Forse. Studi medici indicano che potrebbe esserci una connessione tra le condizioni autoimmuni in generale e l’autismo, in particolare tra le madri con condizioni autoimmuni (inclusa la celiachia) e l’autismo dei figli.

La ricerca ha dimostrato che le persone con una storia familiare di malattie autoimmuni (ricordate che la celiachia è una malattia autoimmune) hanno maggiori probabilità di ricevere una diagnosi di autismo.Uno studio ha scoperto che le madri celiache erano soggette ad un rischio tre volte superiore al normale di avere un bambino con autismo.Non è chiaro perché questo accada; gli autori hanno ipotizzato che potrebbe essere la colpa di alcuni geni, o forse i bambini sono stati esposti agli anticorpi delle loro madri durante la gravidanza.

In definitiva, se la scienza fosse in grado identificare con precisione un sottoinsieme di donne a rischio di dare alla luce un bambino autistico a causa di anticorpi specifici, i ricercatori potrebbero esplorare modi per placare la reazione del sistema immunitario durante la gravidanza e forse anche prevenire alcuni casi di autismo. Tuttavia, al momento, siamo lontani da un tale risultato.

Conclusioni

L’autismo è una condizione devastante, ed è comprensibile che i genitori vogliano fare tutto il possibile per aiutare i propri figli. Tuttavia, anche se le prove che indicano una possibile reazione del sistema immunitario al glutine in alcuni bambini sono interessanti, siamo ad uno stadio troppo preliminare per proporre delle specifiche strategie di trattamento.

Se il vostro bambino ha sintomi digestivi (come molti bambini con autismo), il vostro medico potrà indicarvi le cause e i possibili trattamenti. Se la celiachia ricorresse nella vostra famiglia e il vostro bambino autistico ne presentasse i sintomi, potreste prendere in considerazione un test per la celiachia. Al momento, purtroppo, non sono disponibili test per la sensibilità al glutine non celiaca, ma se pensate che la dieta senza glutine possa aiutare il vostro bambino autistico, discutetene i pro e i contro con il vostro medico.