Dovete prendere delle decisioni importanti e modeste ogni singolo giorno della vostra vita. Cosa volete mangiare per colazione? A che ora dovreste incontrare un amico per cena? Quale università dovreste frequentare? Quanti figli volete avere?

Di fronte ad alcune decisioni potreste essere tentati di lanciare una moneta e lasciare che sia il caso a determinare il vostro destino. Nella maggior parte dei casi seguiamo una certa strategia, o una serie di strategie, per giungere ad una decisione. Per molte delle decisioni quotidiane che sono relativamente modeste lanciare una moneta non sarebbe un approccio così terribile. Per alcune delle decisioni più complesse e importanti, invece, è più probabile investire molto tempo, ricerche, sforzi, ed energie mentali per arrivare alla giusta conclusione.

Quindi, come funziona esattamente questo processo? Di seguito sono riportate alcune delle principali strategie decisionali che potreste utilizzare.

Il modello a una sola variabile

Questo approccio prevede che la vostra decisione sia imperniata esclusivamente su una singola variabile. Ad esempio, immaginate di dover acquistare del sapone; di fronte ad un’ampia varietà di opzioni presenti nel vostro supermercato locale, decidete di basare la vostra decisione esclusivamente sul prezzo, e quindi acquistate il tipo di sapone più economico che sia disponibile. In questo caso, dunque, avete ignorato altre variabili (come il profumo, il marchio, la reputazione e l’efficacia) e vi siete concentrati solo su una singola caratteristica.

L’approccio a una sola variabile può essere efficace in situazioni nelle quali la decisione da prendere è relativamente semplice e voi non avete molto tempo a disposizione; in genere, tuttavia, non è la strategia migliore da adottare quando si tratta di decisioni più complesse.

Il modello delle variabili aggiuntive

Questo metodo consiste nel prendere in considerazione tutte le caratteristiche importanti delle possibili scelte e di valutare sistematicamente ogni opzione. Questo approccio tende ad essere un metodo migliore quando si tratta di decisioni più complesse.

Per esempio, immaginate di essere interessati all’acquisto di una nuova macchina fotografica. Fate così un elenco delle caratteristiche importanti che la vostra futura fotocamera dovrebbe possedere, e poi potete valutare ogni possibile opzione su una scala da -5 a +5. Le fotocamere che hanno dei punti a favore importanti potrebbero guadagnarsi una valutazione di +5 per quelle precise caratteristiche, mentre quelle che hanno degli elementi a sfavore potrebbero ottenere una valutazione di -5. Una volta esaminata ogni opzione, è possibile confrontare i risultati per determinare quale opzione abbia una valutazione più alta.

Il modello additivo può essere un ottimo modo per determinare quale sia l’opzione migliore tra una varietà di scelte. Come potete immaginare, tuttavia, può richiedere molto tempo e probabilmente non è la migliore strategia decisionale da utilizzare se non avete molto tempo a disposizione.

Il modello di eliminazione per aspetti

Il modello di eliminazione per aspetti è stato introdotto per la prima volta dallo psicologo Amos Tversky nel 1972. Con questo approccio si va a valutare ogni opzione, un elemento alla volta, a partire da qualsiasi caratteristica si ritenga più importante. Quando un elemento non soddisfa i criteri da voi stabiliti, lo andrete a cancellare dalla vostra lista di opzioni; questa lista di scelte possibili diventerà sempre più ristretta man mano che cancellate i suoi elementi, fino ad arrivare ad una sola alternativa.

Prendere decisioni di fronte all’incertezza

I tre processi decisionali precedenti sono spesso utilizzati nei casi in cui le decisioni da prendere sono piuttosto semplici, ma cosa succede quando è coinvolta una certa quantità di rischio, ambiguità, o incertezza? Per esempio, immaginate di essere in ritardo per un corso di psicologia. Per riuscire ad arrivare in orario dovreste guidare superando il limite di velocità, ma così rischiereste forse di prendere una multa per eccesso di velocità? Oppure dovreste guidare nel rispetto del limite di velocità, rischiando di arrivare in ritardo, e possibilmente di venire penalizzati per aver saltato un test a sorpresa in programma per quel giorno? In questo caso, dovete soppesare la possibilità di arrivare in ritardo con la probabilità di prendere una multa per eccesso di velocità.

Quando si prende una decisione in una situazione del genere, le persone tendono ad adottare due diverse strategie decisionali: l’euristica della disponibilità e l’euristica della rappresentatività. Ricordate che l’euristica è una scorciatoia mentale che permette alle persone di prendere delle decisioni e fare delle valutazioni in modo rapido.

Euristica della disponibilità: quando cerchiamo di determinare la probabilità che un qualcosa accada, spesso basiamo tali stime su quanto facilmente possiamo ricordare degli eventi simili avvenuti in passato. Ad esempio, se si sta cercando di determinare se si debba guidare superando il limite di velocità e rischiando di prendere una multa, si potrebbe pensare a quante volte si siano visti dei conducenti che sono stati fermati da un agente di polizia su un particolare tratto autostradale. Se non riuscite a pensare immediatamente a qualche esempio, potreste decidere di correre il rischio, poiché la disponibilità euristica vi ha portato a pensare che poche persone vengano fermate per eccesso di velocità lungo il vostro percorso specifico. Se vi vengono in mente numerosi esempi di persone che sono state fermate, potreste decidere di non correre rischi e di rispettare il limite di velocità consigliato.

Euristica della rappresentatività: questa scorciatoia mentale consiste nel confrontare la nostra situazione attuale con il nostro prototipo di un particolare evento o comportamento. Per esempio, quando si cerca di determinare se si debba accelerare per arrivare in tempo alla propria lezione, potreste confrontare voi stessi con l’immagine che avete di una persona che ha più probabilità di prendere una multa per eccesso di velocità. Se il vostro prototipo è quello di un adolescente disattento che guida un’auto modificata, e voi invece siete una giovane donna d’affari alla guida di una berlina, potreste pensare che la vostra probabilità di ottenere una multa per eccesso di velocità sia piuttosto bassa.

Il processo decisionale può essere sia semplice (nel caso di una scelta casuale tra le opzioni disponibili) che complesso (nel caso di una valutazione sistematica dei diversi aspetti tra le scelte esistenti). La strategia che utilizziamo dipende da vari fattori, tra cui il tempo che abbiamo a disposizione per prendere una decisione, la sua difficoltà complessiva, e la mole di ambiguità che essa comporta.