Le donne con celiachia non diagnosticata possono avere il doppio delle probabilità di subire aborti ripetuti, ma, una volta diagnosticata la malattia, una dieta senza glutine sembra migliorare le loro possibilità di portare a termine la gravidanza.

Sulla base di ciò, le donne che hanno avuto ripetuti aborti spontanei potrebbero voler prendere in considerazione il test per la celiachia.

Celiachia legata all’aborto spontaneo 

I ricercatori, e alcune ostetriche e ginecologi, spesso si rendono conto che la celiachia non diagnosticata può essere causa di infertilità. Anche il legame tra celiachia e aborto spontaneo sta diventando oggetto di sempre maggiore attenzione.

In uno studio più ampio del 2010, che ha esaminato il ciclo riproduttivo di alcune donne celiache italiane, i ricercatori hanno riscontrato un numero quasi doppio di aborti spontanei che colpiva le donne affette da celiachia rispetto alle altre. Altri studi hanno confermato che il tasso di aborto spontaneo tra le donne celiache non diagnosticate è quasi nove volte più alto.

In generale, i ricercatori attribuiscono la colpa degli aborti spontanei alla malnutrizione causata dalla celiachia non diagnosticata, anche se diversi studi non hanno riscontrato dei segni importanti di malnutrizione (con l’eccezione dell’anemia da carenza di ferro) nelle donne che hanno subito un aborto spontaneo. Secondo i ricercatori, è possibile che sia da incolpare un altro meccanismo che coinvolge gli anticorpi del glutine e il sistema immunitario.

La dieta senza glutine può prevenire gli aborti nelle donne celiache

Tuttavia, la ricerca dimostra che le donne con diagnosi di celiachia che adottano una dieta senza glutine possono superare l’incidenza ripetuta di aborti spontanei e riuscire a portare a termine la gravidanza.

Ad esempio, un piccolo studio pubblicato nel 2008 ha seguito 13 donne che avevano subito degli aborti ricorrenti, a cui è stata poi diagnosticata la celiachia e che di conseguenza hanno iniziato a seguire la dieta senza glutine. Sei delle 13 donne sono rimaste incinte: una entro un anno dall’inizio della dieta senza glutine, tre entro due anni, una dopo tre anni e una dopo quattro anni. Due delle donne hanno avuto più gravidanze; una ha avuto due figli e un’altra tre figli nei sette anni successivi allo studio.

Ci sono altri studi che supportano questi risultati, oltre a prove aneddotiche di donne con una storia di aborti spontanei e a cui è stata successivamente diagnosticata la celiachia.

Dovreste essere sottoposte al test per la celiachia se avete subito un aborto spontaneo?

Poiché molte persone che risultano positive al test per la celiachia non mostrano sintomi evidenti di questa malattia, è difficile stabilire se i vostri aborti spontanei possano essere correlati al consumo di glutine. Alcuni specialisti dell’infertilità, ma non tutti, raccomandano di eseguire di routine un test per la celiachia nel caso dei pazienti che hanno vissuto degli aborti spontanei o con infertilità altrimenti inspiegabile.

Gli esiti positivi del test per la celiachia sono più comuni tra le donne a cui era stata precedentemente diagnosticata la sindrome dell’intestino irritabile, ma sono stati ricondotti anche a casi senza sintomi gastrointestinali.

Se pensate che la celiachia possa essere la responsabile dei vostri aborti spontanei ricorrenti, consultate il vostro medico per l’esecuzione del test.