Il vostro fegato svolge un ruolo fondamentale nel vostro corpo, aiutandovi a purificare il sangue dall’alcol e da altre tossine, producendo la bile che usate per la digestione e lavorando per produrre delle proteine importanti. Tuttavia, come il resto del corpo, il fegato non è immune agli effetti della celiachia che, infatti, lo colpisce spesso.

Non è insolito per le persone celiache appena diagnosticate sentirsi dire che hanno anche dei livelli di enzimi epatici leggermente elevati, il che a volte, ma non sempre, indica un problema al fegato. Fortunatamente, una volta adottata una dieta senza glutine, questi enzimi tornano solitamente a livelli normali.

Tuttavia, la celiachia è anche associata a un rischio più elevato di patologie epatiche più gravi, che vanno dalla malattia del fegato grasso all’insufficienza epatica grave.

In molti casi, ma non in tutti, i celiaci hanno scoperto che è possibile migliorare o addirittura invertire queste condizioni seguendo una dieta senza glutine. Tuttavia, non è chiaro se il consumo di glutine causi effettivamente queste malattie del fegato nelle persone celiache, o se qualche altro fattore (forse la genetica) abbia un suo ruolo.

Celiachia e livelli di enzimi epatici elevati

I medici utilizzano una serie di test comuni per monitorare il funzionamento del fegato, comprese le misurazioni degli enzimi epatici aspartato aminotransferasi (AST) e alanina aminotransferasi (ALT). Se il vostro fegato non funziona correttamente a causa di lesioni o malattie, questi test mostreranno dei valori elevati, cioè dei livelli di enzimi epatici elevati.

Anche se avete degli enzimi epatici elevati, non significa necessariamente che abbiate un problema al fegato. Uno studio medico pubblicato nel 1995 ha scoperto che il 42% dei pazienti celiaci di recente diagnosi aveva enzimi epatici leggermente elevati. Poiché questi enzimi sono tornati a livelli normali una volta iniziata una dieta senza glutine, i ricercatori hanno concluso che non rappresentavano un problema.

Un altro studio pubblicato nel 2011 ha riscontrato che una percentuale molto più bassa di celiaci di recente diagnosi, non statisticamente significativa rispetto ad un gruppo di controllo non celiaco, aveva dei livelli elevati di enzimi epatici. Tuttavia, lo studio ha anche rilevato che i livelli di enzimi epatici sono scesi significativamente nei celiaci una volta iniziata una dieta senza glutine, anche se quei livelli di enzimi erano all’interno di intervalli normali prima della dieta gluten-free.

La malattia del fegato grasso e la celiachia sono collegate

La malattia del fegato grasso non alcolico (cioè la malattia del fegato grasso che non è associata all’abuso di alcol) è in aumento negli Stati Uniti e in tutto il mondo, soprattutto perché è fortemente legata all’obesità e al diabete. Quando si ha una malattia del fegato grasso, il fegato diventa letteralmente “grasso”, ovvero le cellule del fegato accumulano molecole di grasso e l’intero organo si ingrandisce.

La maggior parte delle persone con malattia del fegato grasso non ha sintomi, e la condizione è considerata grave solo se inizia a progredire verso l’infiammazione e il danneggiamento del fegato.

Diversi studi medici hanno collegato la malattia del fegato grasso alla celiachia. In occasione del più ampio e recente studio, pubblicato nel giugno 2015 sul Journal of Hepatology, i ricercatori hanno confrontato il rischio di sviluppare una malattia del fegato grasso non alcolica tra quasi 27000 persone affette da celiachia e individui sani.

Lo studio ha riscontrato che il rischio di sviluppare una malattia del fegato grasso è quasi tre volte superiore per gli individui celiaci. Sorprendentemente, i bambini con celiachia avevano il rischio più alto di sviluppare una malattia del fegato grasso. Il rischio di sviluppare la malattia epatica era molto più alto nel primo anno dopo la diagnosi di celiachia, ma è rimasto “significativamente elevato” anche 15 anni dopo la diagnosi.

In uno studio iraniano del 2011, i ricercatori hanno diagnosticato la celiachia nel 2,2% dei pazienti affetti da malattia del fegato grasso non alcolica, la maggior parte dei quali non era in sovrappeso o obesa. Hanno concluso che i medici dovrebbero prendere in considerazione lo screening per la celiachia in persone con malattia del fegato grasso che non hanno evidenti fattori di rischio per tale condizione, come l’essere in sovrappeso o obesi.

Infine, nel 1999, dei medici tedeschi hanno riportato il caso di una donna di 31 anni sottopeso e con una malattia del fegato grasso. Dopo la diagnosi di celiachia e l’inizio di una dieta senza glutine, i suoi enzimi epatici sono aumentati brevemente, per poi scendere a livelli completamente normali.

Celiachia riscontrata nel 6% dei pazienti affetti da epatite autoimmune

Non è un segreto che alle persone con una malattia autoimmune (come la celiachia) ne venga diagnosticata un’altra. Apparentemente, l’epatite autoimmune non costituisce un’eccezione; i tassi di celiachia tra i pazienti affetti da epatite autoimmune sono molto più elevati rispetto al rischio di celiachia per la popolazione generale.

Quando si è affetti da epatite autoimmune, il sistema immunitario attacca il fegato. La terapia farmacologica con corticosteroidi può rallentare la progressione della condizione, ma alla fine può progredire fino alla cirrosi e all’insufficienza epatica, che richiede un trapianto di fegato.

Uno studio italiano del 2005 ha esaminato il tasso di celiachia non diagnosticata in persone con epatite autoimmune. Tre dei 47 pazienti con epatite autoimmune sono risultati positivi agli esami del sangue e alla biopsia per la celiachia, indicando un tasso di incidenza di circa il 6%.

A causa di questi risultati, gli autori hanno raccomandato lo screening per la celiachia per tutti i pazienti affetti da epatite autoimmune.

Una dieta senza glutine può porre rimedio all’insufficienza epatica

Uno studio pubblicato nel 2002 riporta che l’adozione di una dieta senza glutine da parte delle persone diagnosticate con celiachia e insufficienza epatica può invertire quest’ultima.

Lo studio, condotto in Finlandia, ha esaminato quattro pazienti con celiachia non trattata e insufficienza epatica grave. Uno di questi pazienti era affetto da fibrosi epatica congenita, uno da steatosi epatica (cioè una malattia del fegato grasso) e due da epatite progressiva. Tre di queste persone sono state prese in considerazione per un trapianto di fegato. Tutti e quattro sono stati in grado di guarire dalla loro malattia epatica quando hanno iniziato a seguire una dieta senza glutine.

Lo studio ha anche testato per la celiachia 185 pazienti sottoposti a trapianto di fegato. Otto di questi pazienti (il 4,3%) alla fine sono stati diagnosticati con la celiachia tramite biopsia. In realtà, sei di questi otto individui erano stati diagnosticati in precedenza, ma non avevano ancora aderito ad una dieta senza glutine.

Gli autori dello studio hanno suggerito che il danno al fegato potrebbe non riflettere il malassorbimento; piuttosto “potrebbe benissimo essere una manifestazione extraintestinale della celiachia immunologicamente indotta dal glutine”. In altre parole, il glutine nella dieta può causare l’attacco del sistema immunitario al fegato e all’intestino tenue.

La maggior parte delle malattie del fegato non sono correlate al glutine

Anche se si ha una malattia del fegato ed anche la celiachia, non si dovrebbe dare per scontato che le due cose siano correlate; la maggior parte delle malattie del fegato, comprese l’epatite e l’epatopatia alcolica, non lo sono.

Tuttavia, se non è chiaro cosa stia causando la vostra malattia epatica, ed in più avete anche dei sintomi che potrebbero indicare la celiachia, dovreste consultare il vostro medico affinché vi prescriva un test per la celiachia, poiché non è rara questa combinazione di celiachia e malattie epatiche.

La buona notizia è che ci sono prove che dimostrano che potreste essere in grado di guarire dalla vostra malattia epatica seguendo una dieta senza glutine.